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Confezioni di solventi organici, solventi chimici o solventi alogenati utilizzati nell’ambito industriale e barattoli di vernice possono essere conservati per lungo tempo, una volta chiusa ermeticamente la custodia all’interno del quale si trova il prodotto.
Occuparsi dello smaltimento di questo tipo di materiale è un’operazione abbastanza complessa che va presa in seria considerazione, dal momento che sia i solventi che le vernici sono rifiuti industriali cioè speciali e perciò vanno smaltiti secondo procedure apposite, all’avanguardia ed a norma di legge.
Trascorso un periodo limite di due anni (il tempo che la casa produttrice indica per la conservazione della maggior parte dei prodotti ad uso industriale), è bene controllare, aprendo il coperchio del contenitore, lo stato del materiale. Qualora si avverta del cattivo odore, proveniente dall’interno della confezione, è probabile che la vernice o il solvente chimico sia andato a male ed è arrivata l’ora di procedere con lo smaltimento.
Dal momento che tali materiali speciali sono considerati tossici e nocivi per l’ambiente, una volta andati a male è doveroso pensare subito allo smaltimento che deve essere eseguito all’interno di strutture dotate di componenti di riciclo specializzati.
La nostra azienda di smaltimento rifiuti Prato, ad esempio, è dotata di ogni tipo di attrezzatura in grado di prendersi cura del riciclo della stragrande maggioranza dei rifiuti tossici, nel totale rispetto della salute della persona e dell’ambiente circostante. In genere, le operazioni di smaltimento partono da un’adeguata ed efficiente raccolta.
Quando si parla di vernici, si fa anche riferimento ad un’enorme mole di solventi utilizzati per lo più nell’ambito manifatturiero. Ed è soprattutto in questo secondo caso che le operazioni di smaltimento passano attraverso varie azioni, intraprese sia dal consumatore, sia dall’azienda specializzata che si occupa di raccogliere i liquidi.
É importante raccogliere il rifiuto speciale all’interno di uno specifico contenitore per solventi (o i barattoli di vernici), avendo cura di non riempirlo fino all’orlo, evitando così il rischio legato alla probabile fuoriuscita del liquido contaminato durante il trasporto dal sito del consumatore alla sede dell’azienda delegata per lo smaltimento. La legge prevede che ogni tipo di solvente da smaltire debba contenere delle apposite etichette atte ad identificare il liquido, prima di sbarazzarsene nel modo corretto.
La normative dice inoltre che lo smaltimento dei rifiuti pericolosi debba essere preso in considerazione da ditte specializzate, soprattutto se dotate di attrezzature innovative ed all’avanguardia. La maggior parte dei solventi organici, così come quelli chimici, contengono delle variegate percentuali di sostanze tossiche come l’arsenico, l’antimonio, il cadmio ed altri gruppi di elementi altamente nocivi, a contatto con le alte temperature.
Presso lo storico comune di Prato la ditta specializzata nello smaltimento di rifiuti tossici si occupa di fornire un’assistenza ed un pacchetto servizi a trecentosessanta gradi. Un ampio team di collaboratori, in veste di grande esperto nell’ambito chimico e petrol-chimico, preleva i rifiuti tossici dalla sede di partenza, per poi trasferirli presso i centri di smaltimento specializzati. Terminata ogni adeguata procedura, l’azienda toscana rilascia un documento che accerta l’avvenuto smaltimento del rifiuto, nonché di aver adempiuto a tutti gli obblighi di legge nel totale rispetto delle normative.
Chiunque necessiti dello smaltimento di solventi organici e chimici, vernici andate a male e qualsiasi altro tipo di materiale utilizzato nell’ambito industriale può prenotare il ritiro mediante una semplice telefonata, un messaggio di posta a mezzo e-mail e tramite una gratuita richiesta di preventivo. I prezzi sono contenuti e considerati tra i migliori rispetto a quelli imposti dai vari competitor sul mercato.
